giovedì 15 aprile 2010

A TUTTI NOI PRINCIPIANTI VOGLIOSI DI RENDERCI ARTIGIANI DI NOI STESSI


La ricetta di oggi è abbastanza difficile da realizzare, ma rappresenta una sfida per chiunque voglia cimentarsi in cucina ed un tributo a Silvia, perchu Un capolavoro di alta pasticceria può essere realizzato e decorato anche in casa.

Il film che ho scelto è il capolavo
ro di Tim Burton, Edward Mani di forbice (Edward Scissorhands, 1990). Unico film nato da un soggetto originale del regista, unico atto di fede verso se stesso dopo i primi cortometraggi. Guardando al proprio universo culturale ed alle tendenze del cinema di quegli anni, Tim crea l'opera che fa di lui un Autore. Edward è la creatura più autentica del regista; nel panorama mitologico burtoniano è l'outsider per eccellenza. Creatura indifesa che vorrebbe toccare, esternare la propria personalità ma non può. Allo stesso tempo è creativo e distruttivo. Nasce da un sentimento adolescenziale, per poi vivere negli anni dell'età adulta. Irrimediabilmente incompreso.

Edward è la dimensione ormai perduta per sempre dell'epifania della purezza, del cin
ema degli albori, quando la magia di un treno che attraversa lo schermo per entrare in sala era ancora possibile. Quella magia che, se per un attimo entrasse nell'universo del contemporaneo, lascerebbe dietro di sé la nostalgia insopprimibile di un tempo andato che non tornerà più.Molte considerazioni critiche si concentrano attorno alla figura del protagonista alla ricerca delle affinità con il proprio creatore. Ma c'è sempre qualcosa che sfugge. L'importante non è quanto ci sia di Tim in Edward, piuttosto è importante notare che il film si afferma come una moderna favola metropolitana che, avvalendosi delle più scontate tattiche hollywoodiane, crea qualcosa di assolutamente nuovo ed originale.

E qui interviene la creazione di Silvia. Un'opera d'arte nata in un cucina poco os
pitale (credetemi sulla parola).
Un critico culinario potrebbe sentirsi stimolato a cercare le affinità tra la torta e Silvia ma, come nel caso di Tim Burton, c'è sempre qualcosa che sfugge allo studioso di fronte a quelle opere che nascono dai moti dell'animo e che non siano mero esercizio.

INGREDIENTI
Per la base
4 UOVA
150g DI ZUCCHERO
100g DI FARINA
100g DI FRUMINA
1/2 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
1 BUSTINA DI VANILLINA
ACQUA BOLLENTE
Per la crema
80cl DI LATTE
20cl DI PANNA
5-6 TUORLI D'UOVO
300g DI ZUCCHERO
1 LIMONE
70g DI AMIDO DI MAIS
Per la copertura
5g DI GELATINA(COLLA DI PESCE)
30ml DI ACQUA
50g DI MIELE
450g DI ZUCCHERO A VELO

LA BASE. Montate gli albumi a neve ben ferma con 50g di zucchero e riponete in frigo. A parte, sbattete i tuorli con 4 cucchiai di acqua bollente a cui aggiungere,te gradualmente, 50g di zucchero, la vanillina, un pizzico di sale, la farina, la frumina e il lievito setacciati insieme.
Aggiungete all'impasto gli albumi montati a neve mescolando dal basso verso l'alto con un cucchiaio di legno per non farli smontare. Riponete in forno preriscaldato a 175° per 30 minuti.
LA CREMA. Portate a bollore il latte e la panna con la scorza del limone grattugiata. A parte montate i tuorli di 5-6 uova con lo zucchero e l'amido. Versate il composto nel latte bollente, riportate ad ebollizione, mescolate e togliere dal fuoco. Lasciate raffreddare.
Farcite la torta con la crema, copritela di uno strato sottile di panna montata e ponete in congelatore.
LA PASTA DI ZUCCHERO. Mettete in ammollo la gelatina in 30 ml di acqua. Una volta ammorbidita, strizzatela e mettetela da parte. Aggiungete all'acqua il miele e ponete sul fuoco facendo attenzione a non portarla ad ebollizione.

Aggiungete la gelatina continuando a stare attenti alla temperatura del composto che, una volta tolto dal fuoco, aggiungerete allo zucchero a velo. Lavoratelo fino ad ottenere una pasta omogenea ed asciutta che stenderete su un piano "zuccherato" con un mattarello.
La pasta di zucchero offre diverse possibilità di impiego ed è facilmente modellabile.
Questa è la torta di Silvia, ma ogni variazione è lecita, a seconda dei gusti personali.
La cucina
è, forse, tra tutte le attività concesse agli adulti, quella più vicina alla dimensione dell'infanzia. Mette insieme la curiosità di vedere fondersi gli elementi, la gioia di sporcarsi e pasticciare, la fantasia nel creare e colorare. Per questo motivo che Tim Burton merita un dolce così elaborato e personale. Ed è per questo che Silvia potrà apprezzare un regista che tanto ha attinto dall'infanzia e che, almeno fino ad un certo punto della sua carriera, ha saputo dialogare con questa e creare opere senza precedenti.




2 commenti:

  1. capolavoro!

    questa però la voglio assaggiare!! :-)

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  2. Mi sento chiamata in causa :)
    Grazie Didì x il complimento...e grazie vicina di stanza per la recensione! :)))

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