venerdì 30 gennaio 2015

TURNER (M. Leigh, 2014))

Mike Leigh filma la vita ed i luoghi del "pittore della luce" Joseph Mallord William Turner, e con essa uno splendido ritratto dell'Inghilterra vittoriana. Racconta gli ultimi venticinque anni di vita dell'artista, il legame con il padre, il rapporto negato con moglie e figlie, la vicinanza della governante innamorata ma usata solo come sfogo sessuale, infine l'affetto per la vedova Booth. Dentro ed intorno a lui, lo sguardo alla natura ed il bisogno feroce di cambiare gli stilemi imposti dall'accademia.

Turner fu un uomo non facile, la cui ispirazione artistica sembra spesso entrare in contrasto con una personalità burbera, apparentemente disinteressata nei confronti degli uomini quanto innamorata della natura ma è in realtà essa stessa un bisogno fisico, carnale. Ogni oggetto della sua attenzione deve essere riprodotto e dipinto, come la prostituta che giace in posa sul letto per essere ritratta, prima di concedersi. Turner brama di poter afferrare e congelare gli attimi, non a caso le sue pitture di luce ispirarono tanto i futuristi, e non a caso Leigh ha pensato di raccontarne gli ultimi anni di vita attraverso la scrittura di luce per antonomasia: il cinema.

A vestirne i panni è Timothy Spall e non c'è dubbio che l'attore sia perfettamente riuscito a calarsi nel ruolo, meritando la Palma d'oro a Cannes. Celebre presso l'Accademia Reale per i suoi modi, Mr. Turner era solito esprimersi più a grugniti che a parole, tratto non facile da rendere al cinema ma qui reso magnificamente da Spall che è espressivo nel suo essere di poche parole, i rapporti affettivi sono resi con semplicità gestuale ed espressività profonda.
A dominare, però, è la fotografia, qui curata da Dick Pope, che fa del paesaggio molto più che una spalla alla narrazione, quanto un involucro di meravigliosa intensità. La luce depone il suo fascino su uomini spesso sporchi e logori, la cui resa realistica è spietata. I personaggi parlano l'inglese dell'epoca, spesso difficile da comprendere, e la vita di tutti i giorni è decritta nella sua infinità di momenti spenti e attimi abbaglianti. Probabilmente, come unica nota negativa al film, avremmo voluto vedere una maggiore densità di eventi, magari nell'approfondire il rapporto tra Turner e gli altri membri dell'accademia, Constable su tutti. In 150' di visione, però, non ci si annoia, e lo spettatore resta vigile e partecipe, totalmente calato nei ritmi lenti della quotidianità vittoriana.

RICETTA
Sul numero di Natale della rivista di Cotto e Mangiato c'è una ricetta che ho letteralmente adorato. Il piatto è un tripudio di colori e sapori che si sposa benissimo con il clima invernale e con un film variopinto nei toni e nelle immagini.
Mi scuso per la scarsa qualità della foto, ma sono sicura che il risultato della ricetta sarà di vostro gradimento.
Involtini al radicchio e melograno
INGREDIENTI
Controfiletto di manzo intero, 720 g
cipolla bianca 100g
radicchio trevigiano 700 g
melograno in chicchi 200 g
patate 400 g
pinoli 30 g 
olio e.v.o 100 ml
burro 100 g
vino bianco, un bicchiere
brodo
scalogno
pecorino in scaglie
sale e pepe qb

Tagliate il radicchio dopo averlo lavato e liberato dalle foglie più esterne. Rosolatelo in padella con cipolla, pinoli e olio, salate liberate dall'acqua in eccesso e mettete da parte. Tagliate le patate a cubetti e mettetele in forno senza grassi, su una teglia con carta forno per non farle attaccare.
Tagliate il controfiletto in fette alte quanto un dito, irroratele di olio, aggiungete sale e pepe in grani e lasciate riposare qualche minuto. Infine cuocetele su una piastra ben calda secondo il livello di cottura desiderato.
Prendete il melograno, tagliatelo a metà ed estraete i semini. Metteteli in padella con lo scalogno e il vino bianco, lasciate sfumare e cuocete ancora con un mestolo di brodo, riducete ed aggiungete il burro (io ho aggiunto un cucchiaino di zucchero di canna per esaltare la dolcezza del melograno, n.d.).
Tagliate la carne già cotta in fette sottili, formate degli involtini farciti con il radicchio e che sigillerete con uno stuzzicadenti. Cospargetele con scaglie di pecorino e infornate per pochi minuti. Servite con le patate bagnate con la salsa al melograno.

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