lunedì 19 gennaio 2015

L'AMORE BUGIARDO - GONE GIRL (D. Fincher, 2014)

Nick (Ben Affleck) ed Amy (Rosamunde Pike) sono sposati. Il giorno del quinto anniversario, però, lei scompare. Mentre tutti gli indizi sembrano portare all'ipotesi dell'omicidio, i media alimentano i sospetti su Nick.

Il film si apre con il racconto in prima persona di Amy. Dalle pagine del suo diario sappiamo come è cominciata la storia d'amore, che rapporto avevano entrambi con le rispettive famiglie, che tipo di vita conducevano a New York prima di trasferirsi nella periferia anonima del Missouri. Lei è la donna perfetta, intelligente, colta, bellissima. Lui è un marito apprensivo, ironico, affascinante. Alle delusioni ed ai fallimenti sul piano professionale ed economico, i due sembrano contrapporre un legame solido da difendere perché tutto il resto "è solo un sottofondo".

Lentamente il matrimonio deflagra come ogni altra certezza presunta. Con la crisi economica ed il senso di sicurezza che viene meno, le impalcature sociali scricchiolano e la maschera cade. Il matrimonio è uno status per cui scegliere qualcuno e diventare ciò che lui vorrebbe, l'equilibrio nella coppia è un cedere ed accontentare, tanto che essere desiderabili diventa la recita di tutta una vita; il confine tra ciò che si diventa e ciò che si era non è mai percepibile. Tra i due Nick è un ingenuo, l'aura di fascino e desiderabilità è una conseguenza del riflesso di Amy. A sua volta, lei è la fantastica Amy dei libri scritti da sua madre, una sorta di sé surrogato con cui confrontarsi per tutta una vita in una dimensione familiare anaffettiva.

Gillian Flynn, autrice del romanzo Gone Girl e sceneggiatrice per David Fincher, scrive un thriller intricato che trova nella firma registica dell'autore di Seven e Fight Club, una trasposizione visiva conturbante. Quando il punto di vista cambia assumendo lo sguardo di Amy, tutto viene ribaltato. Realtà e finzione sono talmente mescolati che non se ne distinguono i limiti, tutte le verità sembrano credibili, tutti gli inganni legittimi. Amy è vittima di Nick, ma ancor più lo è di se stessa, della gabbia tessuta sulla propria immagine. Ogni uomo che le è accanto la percepisce come una proprietà, e come tale si consegna nelle sue mani, con compiacimento masochistico. C'è un continuo incedere nella perversione della normalità da quando Fincher decide di dare al "contorno" uno spazio sempre più ampio e soffocante, la coppia non esiste ed il "sottofondo" ne decide le sorti. Lentamente i due protagonisti perdono ogni fascino e bellezza, e quel che è peggio è che non sono antipatici, né simpatici, semplicemente perdono spessore nel rumore che cresce. L'epilogo non arriva mai, non nel senso di giustizia, resta solo il senso d'impotenza, e tutto sembra ancora normale.

RICETTA
Un film che ti tiene incollato allo schermo per 149' merita una ricetta appiccicosa, no? La ricetta è di Omin Pepato


Torta Appiccicosa agli Agrumi con Miele al Gelsomino

Ingredienti:
230 gr di farina e lievito Molino Chiavazza
  • 130 gr di burro
  • 150 gr di zucchero
  • 3 uova
  • 1 barattolo di Fiordifrutta Limoni Rigoni di Asiago
  • 1 cucchiaio di Spumadoro
Per la copertura:
  • 4 cucchiai di Miele di Fico d'India
  • 1 cucchiaino di Aroma Gelsomino Flavourart
Procedimento:
Montate tutti gli ingredienti per il dolce nel robot, finché il composto non sarà spumoso. Versatelo in una tortiera imburrata di 20 cm di diametro e infornate a 160° per circa un'ora o finché uno stuzzicadenti introdotto al centro del dolce non ne uscirà asciutto.
Sfornate e bucherellate la superficie con uno stuzzicadenti. Scaldate il miele sul fuoco fino a renderlo fluido, spegnete il gas e aggiungete l'aroma al gelsomino. Versate sul dolce ancora caldo.
Lasciate raffreddare bene prima di affettare.

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