lunedì 9 gennaio 2012

CAPODANNO A NEW YORK (G. Marshall, 2011)

Claire Morgan (Hilary Swank) deve condurre l'evento più atteso dell'anno, la celebrazione del Capodanno a Times Square. Ingrid (Michelle Pfeiffer) è una segretaria insoddisfatta che per l'ultimo dell'anno chiede aiuto ad un ragazzo (Zac Efron) per esaudire una lista di desideri bizzarri. Tess (Jessica Biel) e suo marito scoprono che se il loro bambino sarà il primo a nascere vinceranno un cospicuo premio in denaro, ne consegue una bizzarra gara con un'altra coppia di futuri genitori. Reed (Ashton Kutcher) odia il capodanno, preferirebbe restare in casa in pigiama ma rimane intrappolato in ascensore con l'avvenente vicina di casa (Lea Michele). Kim (Sarah Jessica Parker) vorrebbe impedire alla figlia quindicenne (Abigail Breslin) di raggiungere il ragazzino dei suoi sogni e baciarlo a mezzanotte. Stan (Robert DeNiro) sta per morire e sconta la sua ultima notte in ospedale assistito dall'infermiera Aimee (Halle Berry). La star Jensen (Jon Bon Jovi) canterà per il grande evento, ma non prima di essersi fatto perdonare dalla fidanzata abbandonata un anno prima (Katherine Heigl).

Capodanno a New York è stato considerato, a torto, la versione americana del cinepanettone nostrano ma, rispetto al nostro made in Italy, ha un cast stellare in cui c'è veramente chiunque, e fortunatamente non ha né il gusto deprecabile per il pecoreccio, né l'autoreferenzialità ostinata ed immotivata. E', invece, un tripudio di buoni sentimenti, un miscuglio di situazioni scontate che attingono alla commedia rosa in tutte le salse. La New York in tempo di crisi economica e rabbia sfogata nelle piazze è tutta lustrini e cartelloni pubblicitari, cene di gala con catering milionari, modelle decerebrate e celebrità a caccia del vero amore. La gente comune è quella che tenta di vincere un premio in denaro facendo nascere il proprio bambino allo scoccare esatto del nuovo anno, o resta sola a casa mentre un giovane valoroso soldato, invece che scaldare il letto, sta in un posto desertico a tenere alto il nome del paese. L'amore, la famiglia e la patria restano le uniche ambizioni desiderabili, i soldi ci sono ma non contano. Buonismo a gogò, insomma.

Il film si apre con una carrellata per Times Square, mentre la voce narrante parla della bellezza che c'è nel mondo, in questo caso a New York. Come già accennato la vera bellezza cui si vuole tendere è quella dei buoni sentimenti e della redenzione, che arriva tanto per chi ha condotto una vita di rimorsi che per chi invece porta solo rimpianti. Il nuovo anno arriva a rappresentare la speranza consolatoria di una ripresa, probabilmente proprio alludendo alla crisi che stiamo vivendo. Ma non si tratta di una consolazione cieca perchè l'amaro giunge solo alla fine, quando il soldato risponde titubante alla promessa strappatagli dalla fidanzata lontana che il nuovo anno sarà migliore. Un nuovo anno, sì, ma che è in ogni caso la continuazione di quello appena trascorso, e non si può fare tabula rasa. Qualcosa è morto, qualcos'altro può rinascere, altro ancora non è mai finito. La conclusione è il momento più autentico del film, con una leggera malinconia che stona la nota melensa d'insieme. Suona come la riflessione dubbiosa di chi parte contento per le vacanze e si chiede se ha chiuso il gas appena mette piede sul treno. Partirà comunque...ma chissà se al ritorno troverà tutto a posto!?!

RICETTA
La domanda è: DeNiro, perché ti crogioli tanto in ruoli che ti dipingono sempre più vecchio e cagionevole? Che fine ha fatto il Toro Scatenato di un tempo? Deve esserti rimasta un pò di forza, deve! Tirati sù e torna a fare il cattivo, getta via la maschera da nonno coccolone o vecchio infermo!

La ricetta che vi propongo è un ricostituente per il caro vecchio (no, vecchio no, dai!) Bob.

1,5 kg di polpa di groppa di vitellone ben frollata [scamone]
2 grosse cipolle rosse
3 coste di sedano
5 carote
3 spicchi d'aglio
2 bicchieri di ottimo chianti
500 g di pomodori pelati
6 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
sale e pepe.

Pelate due carote che abbiano più o meno lo stesso spessore e spuntatele. Con un lungo coltello fate un foro nella carne, da parte a parte, nel senso della lunghezza, allargatelo un po' e infilatevi le due carote. Spolverate la carne con sale e abbondante pepe e massaggiate per insaporirla bene quindi legatela in più punti con lo spago da cucina. Mondate e lavate sedano, carote, cipolle e aglio e tagliuzzateli grossolanamente. Scaldate l'olio in una casseruola a fondo pesante, unite le verdure e la carne e fate rosolare a fuoco vivace per circa mezz'ora. Durante questo tempo, mescolate spesso le verdure e girate la carne da tutte le parti in modo che prenda colore. Bagnate con il vino e, una volta sfumato, unite i pomodori sminuzzati, coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere dolcemente lo stracotto per almeno due ore e mezzo aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua calda, in modo che il fondo sia sempre abbondante. Alla fine, la carne dovrà risultare tenerissima: prolungate quindi il tempo di cottura se, pungendola con uno spiedino, questo non penetra facilmente. A fine cottura, tirate su la carne, slegatela e lasciatela un po' riposare, avvolta nell'alluminio, per poterla affettare più facilmente. Passate il fondo dal passaverdure, regolate il sale e scaldatelo. Tagliate la carne a fette spesse e copritela con la salsa.

1 commento:

  1. Se è pur vero che le intenzioni erano buone, ricordiamo che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Certo, "Capodanno a New York" non è l'apocalisse del cinema, ma di buono ha solo un input che non viene per niente sviluppato, lasciando invece spazio ad una trama, a mio parere, forzatamente corale e utilizzata solo per la sua commerciabilità. Basti notare che nel cast sono presenti gli attori più seguiti del momento: Lea Michele del seguitissimo "Glee", Katherine Heighl la nuova reginetta delle commedie romantiche, il più twettato Ashton Kutcher, la Sofia Vergara del pluripremiato "Modern Family", eccetera, eccetera, eccetera...

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