mercoledì 8 dicembre 2010

AMERICAN BEAUTY (S.Mendes, 1999)


Lester Burnham (Kevin Spacey) vive una vita qualunque in una qualunque cittadina americana. Con lui vivono la moglie Carolyn (Annette Bening), agente immobiliare ossessionata dall'ansia del successo, e la figlia adolescente Jane (Thora Birch). La conoscenza di Angela (Mena Suvari) risveglia in Lester desideri sopiti, ed è il primo passo per poter mettere in discussione la propria vita.

Avere successo ha a che fare con il ruolo sociale che si arriva a ricoprire e, prima ancora, con l'educazione in famiglia. Valori che giacciono e si muovono su di un campo minato dall'arrivismo e dall'incomunicabilità. Questo è l'amalgama concettuale che ospita American Beauty. Lungi dall'essere un'analisi cosciente della società americana si trasforma in una riflessione sofferta e meditata sulla fugacità della vita, in tutta la sua grottesca ed inarrivabile poesia. 
Già dal titolo si avverte l'inganno. La "bellezza americana" fa pensare subito ad un ritratto sociale della classe media statunitense, quella stereotipa delle villette a schiera e le ragazze cheerleader. Ma american beauty non è che il nome delle rose ossessivamente coltivate da Carolyn e passionalmente sognate da Lester. Un simbolo, un indice, un'icona. Le rose diventano via via accanimento e classicamente passione; alludono alla presenza -vera o agognata- di Angela; fanno da arredo cromatico alla scenografia.

E dalle rose si parte per perdersi nella riflessione sul tempo. Effimere per eccellenza, come diavolo faranno ad essere così perfette?!? Qual è il loro segreto se non l’effimericità stessa?!? E Carolyn continua a coltivarle ancora e ancora, nell'estenuante tentativo di fare del suo meglio per catturare e preservare lo stato di gioia della perfezione. 

Lester si infatua di Angela: lei incarna la bellezza del germoglio; il "Sabato del Villaggio," il momento delle possibilità prima della fioritura, il desiderio puro prima di averlo perduto.
Ricky (Wes Bentley) riprende tutto, soprattutto ciò che sta per morire. L’infinita bellezza del mondo perituro sfugge nel groviglio di viandanti che popolano la vita. Così arriva a custodire per sé un piccolo sacrario del tempo perduto, non importa che nessuno guarderà mai quelle cassette, si tratta di immagini fraintendibili senza alcun valore al di là del perché siano state immortalate.
Jane è l'adolescente tipica che non trova un posto né un tempo in cui potersi ritrovare, confusa dall'assenza di regole agli antipodi di chi le regole le subisce come il colonnello Fitts (Chris Cooper). 


Il tempo umano naufraga verso la morte. Sembra la più banale delle riflessioni pensare che solo la morte porti un pò di chiarezza, di pace, ed un valore diverso alla vita vissuta o da vivere. Hai mai conosciuto qualcuno che è morto, Jane? Le domanda Ricky. Tra tempi in differita in cui accusare il colpo della pistola e foto in bianco e nero, si accetta con un sorriso malinconico che solo la morte può donare piena consapevolezza della bellezza del tempo in divenire.


RICETTA
DOLCETTI DI PISTACCHIO E ROSE
Per lo sciroppo:
110 g di zucchero
3 cm di stecca di cannella
1 cucchiaino succo di limone
1 cucchiaino acqua di rose 
Per i dolcetti: 
180 g semolino fine
30 g farina bianca
120 g di zucchero
1 cucchiaino lievito per dolci
50 g pistacchi tritati finemente
1, 4 dl di latte
60 g burro fuso

Preparate lo sciroppo con lo zucchero, la stecca di cannella e 1,2 dl di acqua, fate cuocere lo sciroppo per circa dieci minuti. In una terrina mescolate la farina, il semolino, lo zucchero, il lievito, i pistacchi, burro o olio e mescolate vigorosamente per avere un impasto ben amalgamato. Versatelo in una teglia rettangolare all'incirca di 15x20 cm che avrete foderato con carta apposita, livellatelo bene e infornatelo a forno già caldo a 170° per circa una quarantina di minuti. Quando è cotto toglietelo dal forno e versatevi sopra immediatamente lo sciroppo, al quale avrete tolto il pezzo di cannella e aggiunti l'acqua di rose e il succo di limone. Lasciate raffreddare e tagliatelo a rombi, quadrati, triangoli.

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