Nell'ultimo accattivante lavoro di John Landis sfilano i volti iconici di un mondo cinematografico divertente ed eterogeneo. Dal ghigno inconfondibile di Tim Curry (lo ricorderete per The Rocky Horror Picture Show) agli occhi buffi di Andy Serkis (Gollum ne Il Signore degli Anelli) al fascino canuto di Christopher Lee (volto celeberrimo degli horror targati Hammer, e recentemente immortalato nel ruolo di Saruman ne Il Signore degli Anelli) i nomi da citare sarebbero tanti. Tutti ben incastonati in uno scenario scozzese alla prima metà dell'Ottocento; a fargli da spalla, un nutrito elenco di registi che si esibiscono in piccoli camei a soddisfare il gioco architettonico che più diverte quel geniaccio di Landis.

Erano anni che non si vedeva John Landis dietro una macchina da presa. Autore che, in maniera scanzonata e mai pretenziosa, ha lasciato il segno con film indimenticabili come Animal House (1978), The Blues Brothers (1980) , Un Lupo Mannaro Americano a Londra (1981), una Poltrona per Due (1983) torna oggi con una commedia dal gusto macabro e coinvolgente.

Nella sporcizia delle strade di Edimburgo si ride del farsesco della vita. In un carnevale di eccessi e ruoli scambiati ci si trova a proprio agio, e la giustizia arriva solo per chi sa giocarsi meglio le carte. Schizzi di sangue ed arti mozzati, è tutto fin troppo vero per poterlo credere davvero, ci si sente quasi male a riderne di gusto. E sapete a cosa giungono le possibili conclusioni? C'eri mancato, John Landis!
RICETTA
A proporre una ricetta adatta allo splatter e alla commedia sagace ci vorrebbe uno chef titolato. O un'insalubre trovata! Opterei per la seconda....non conosco nessuno chef.
Il segreto di questa ricetta sta negli aromi. Come una buona commedia stempera la vista del sangue che scorre copioso.
SOFFRITTO DI INTERIORA
Interiora di Vitello (o maiale o agnello, a seconda delle preferenze)
un bicchiere di vino rosso
2 spicchi d'aglio
1 cipolla
alloro
rosmarino
prezzemolo
timo
olio
sale
pepe
In una pentola portate a bollore dell'acqua salata con una foglia di alloro e fatevi cuocerele interiora. Scolate e tenete da parte. Soffriggete la cipolla e l'aglio in una pentola capiente dal fondo ricoperto di olio. Aggiungete le interiora tagliate a pezzi abbastanza piccoli. Bagnate con un pò di vino. Condite con gli altri aromi e, quando il vino sarà evaporato, versate il restante. Servite caldo quando tutto il vino sarà evaporato.
In alternativa potete lasciar cuocere il soffritto bagnandolo con del brodo e aggiungendo a metà cottura dei pomodori pelati.
Il film rientra tra i miei "preferiti" ma il soffritto di budello di porco deve essere orrendo... diversa cosa è il fegato arrostito nella zippa (epiploon) con l'alloro. Volendo provare, prima di soffriggerlo l'intestino va svuotato oppure no?
RispondiEliminaSe una cosa va fatta, allora che la si faccia bene! Ergo, non svuotare assolutamente l'intestino. Al limite svuota il tuo prima a mò di rito d'iniziazione al fragrante pasto.
RispondiElimina...provato, devo dire :"delicatissimo!" , si sposa bene con la tagliata ed il negroamaro.
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