giovedì 8 luglio 2010

...INFINITA LETIZIA DELLA MENTE CANDIDA...


Clementine: E se tu rimanessi questa volta?Joel: Se ne sono andati via tutti ... non c'è più nessun ricordoClementine: Almeno torna indietro e inventati un addio, facciamo finta che ci sia stato...


Joel (Jim Carrey) scopre che Clementine (Kate Winslet), la sua fidanzata, si è sottoposta ad un trattamento per cancellare dalla sua memoria ogni ricordo che riguardi la loro relazione. Si rivolge allora alla clinica Lacuna inc. per subire la stessa operazione. Tuttavia, mentre i medici lavorano alla cancellazione dei ricordi, Joel capisce di non voler dimenticare Clementine. Cerca di salvarla portandola nei luoghi più remoti della sua memoria.

Eternal Sunshine of the Spotless Mind (M. Gondry, 2004), in Italia barbaramente distribuito col titolo Se mi lasci ti cancello, è molto più che una commediola d'amore. Tenta di raccontare quel bagliore inafferrabile che ogni storia d'amore conserva. Quel gusto che resta a fior di labbra, indipendente dai ricordi, belli o brutti che siano. Dimenticare non serve, non serve fuggire, è impossibile cancellare, ci si può solo inventare un addio. In un addio si può condensare tutto l'amore e il rimpianto. E' qui che la perdita ha il suo acme. Reinventarlo vuol dire chiedere perdono.

Michel Gondry sa giocare con la mente e con i sogni (e lo dimostrerà ancora, due anni dopo, con L'arte del sogno) e sebbene il montaggio frammentato e "d'effetto" tenda ad appesantire l'evolversi della storia, il risultato è un film che resta come il ricordo sfuocato di una sensazione. Attorno alla storia di Joel e Clementine si dipanano altre vicende di un cast eccezionale (Tom Wilkinson, Kirsten Dunst, Elijah Wood, Mark Ruffalo) per riportarci alla concretezza della quotidianità, tuttavia lanciata all'inseguimento della mente "infetta da Clementine" di Joel. Perchè Clementine è un virus. Non la si può nascondere nei ricordi più remoti dell'infanzia, perchè è già lì. In ogni anfratto della mente di Joel, Clementina può essere scovata e cancellata. Ma di lei può morire solo l'immagine. Quel simulacro che Joel aveva costruito nel corso della relazione. La vera Clementine è quella "luce infinita" che solo la mente candida può apprezzare, prima della conoscenza, prima del dubbio, prima delle incomprensioni. L'eternal sunshine che scompare dietro l'immagine che ci si costruisce dell'altro, che viene messa in ombra ed abbandonata, senza un addio.

A volte ci si perde nella portata lirica di questo gioiellino. La richiesta avanzata da Charlie Kaufman (già sceneggiatore di Essere John Malkovich -1999, Confessioni di una mente pericolosa -2002, Il ladro di orchidee -2002) è quella di trovare la strada, aiutati da momenti d'ironia e da altri più concreti e familiari. Gondry, invece, gioca proprio sulla possibilità di entrare a far parte dell'universo mentale di Joel, tenendo a freno la possibilità di incedere in effetti speciali destabilizzanti.
A contornare il tutto, marcando stretto quel lirismo cui si accennava, ci sono aforismi e citazioni dichiarati nel corso del film. Primo fra tutti il titolo tratto da un poema di Alexander Pope ( Eloisa to Abelard, 1717)...

How happy is the blameless vestal's lot. The world forgetting by the world forgot. Eternal sunshine of the spotless mind. Each prayer accepted and each wish resigned.


Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale! Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. Infinita letizia della mente candida! Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.



Il piatto da abbinare al film dovrebbe avere a che fare con un ricordo, qualcosa di impalpabile. Ma così rischio di essere troppo banale, e di ripetermi anche! E se fosse impalpabile non sarebbe cibo. Allora la direzione da seguire è un'altra. Se il cibo fosse poesia cosa sarebbe? Forse una poesia di Neruda o uno stralcio dalle satire di Orazio. Ma se si dovesse mangiare?
Allora proporrei....

SORBETTO DI ANANAS E LIME
ingredienti:
225g di zucchero
600ml di acqua
la scorza grattugiata e il succo di 2 lime
1 ananas piccolo sbucciato, tagliato in 4 spicchi e tritato
biscotti per servire

Mettete lo zucchero e l'acqua in un tegame, fate scaldare a fuoco basso, mescolando finchè non si è sciolto. Portate a bollore e cuocete per 10 minuti. Aggiungete la scorza del lime e metà succo. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Passate l'ananas nel mixer, aggiungete lo sciroppo freddo e il succo di lime restante. Mettete il composto in congelatore finché non si sarà cristallizzato ai bordi. Trasferite in una terrina e mescolate bene con una forchetta in modo da rompere i cristalli di ghiaccio. Rimettete in congelatore per tutta la notte. Servite il sorbetto a palline con dei biscotti.

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