Nemo Nobody (Jared Leto) è l'ultimo mortale rimasto sulla terra. L'anno in corso è il 2092 e Nemo, ormai vecchio, sta per morire. L'evento è talmente eccezionale che i network pretendono di documentarlo, ed un giornalista particolarmente sfacciato riesce ad intrufolarsi nella camera del vecchio Nemo per un'ultima intervista. L'uomo, però, dotato di una memoria eccezionale, sembra non discernere tra ciò che realmente è avvenuto nel passato e la fantasia.
I "se" di una vita sono infiniti. Le possibilità molteplici e le scelte rappresentano la condizione che toglie fiato alla molteplicità, alla fantasia. E se così non fosse? Se lo spazio ed il tempo coincidessero e potessimo decidere di non scegliere una sola cosa per volta? La vita è più o meno bella proprio in base a ciò che scegliamo di essere, alle strade che decidiamo di percorrere, avrebbe lo stesso valore se così non fosse?
I "se" di una vita sono infiniti. Le possibilità molteplici e le scelte rappresentano la condizione che toglie fiato alla molteplicità, alla fantasia. E se così non fosse? Se lo spazio ed il tempo coincidessero e potessimo decidere di non scegliere una sola cosa per volta? La vita è più o meno bella proprio in base a ciò che scegliamo di essere, alle strade che decidiamo di percorrere, avrebbe lo stesso valore se così non fosse?
L'esistenza è un boato di paradossi e leggi che spiegano la deflagrazione delle più piccole particelle della vita umana, perciò Mr. Nobody gode di un montaggio fatto di esplosioni visive e credibili momenti di vita vissuta. Il tutto è affidato alla fallacità dei ricordi e alla pulsione di desideri mai realizzati raccontando la vita come un tumulto di occasioni più o meno fragorose, e allo stesso tempo come un incolore canale di diretta tv senza mosse eclatanti.
Nemo Nobody è l'ultimo terrestre mortale, gli occhi di un mondo divenuto frivolo ed eterno sono puntati su di lui che presto morirà. La più grande ricchezza di Nemo è la memoria. Un uomo che può godere di un tempo limitato ha il potere di dare valore alla propria vita, perché ogni attimo non si ripeterà mai uguale, ed ogni sapore sarà più o meno forte a seconda della bocca che gli darà il gusto. Paradossalmente l'unico uomo che nell'anno 2092 ha ancora un tale potere sembra non averne mai fatto uso. Non ha mai fatto una scelta, né ha mai deciso di prendere una strada o un'altra. La sua storia diventa allora una ragnatela di eventi indiscernibili, dove l'ancora possibile ed il già passato convivono.
Nemo Nobody è l'ultimo terrestre mortale, gli occhi di un mondo divenuto frivolo ed eterno sono puntati su di lui che presto morirà. La più grande ricchezza di Nemo è la memoria. Un uomo che può godere di un tempo limitato ha il potere di dare valore alla propria vita, perché ogni attimo non si ripeterà mai uguale, ed ogni sapore sarà più o meno forte a seconda della bocca che gli darà il gusto. Paradossalmente l'unico uomo che nell'anno 2092 ha ancora un tale potere sembra non averne mai fatto uso. Non ha mai fatto una scelta, né ha mai deciso di prendere una strada o un'altra. La sua storia diventa allora una ragnatela di eventi indiscernibili, dove l'ancora possibile ed il già passato convivono.
Jaco Van Dormael è il regista che torna dopo un silenzio durato tredici anni. L'Ottavo Giorno (1996) fu il suo secondo lungometraggio, acclamatissimo dopo il fortunato esordio cinematografico Toto le Héros (1991). Mr. Nobody riprende la predilezione del regista per situazioni mediate da visioni personali, convenzionalmente atipiche. I suoi personaggi sono tendenzialmente "diversi" dagli altri. In questo caso si tratta di un mortale in un mondo d'immortali, dove con la perdita della morte si è dissolta anche l'esistenza del piacere. Ma il protagonista è un vero e proprio "Signor Nessuno", paradossalmente inesistente mentre tutto il mondo lo osserva. Un "Nessuno" perché non ha mai vissuto, ed il non aver mai vissuto coincide con una visione senza tempo del passato, del futuro e del futuribile. Cosa sarebbe successo se...? Cosa è successo quando...? Sono le domande che reggono una sceneggiatura fatta di pensiero e calcolo.
Forse qualche taglio avrebbe evitato alcune ridondanze di cui pecca il film. Ci sono momenti in cui si ha l'impressione di essere sull'orlo della rivelazione didascalica che rovinerà la poesia dei momenti più belli. Fortunatamente non accade così scontata e prevedibile, ed il film nel complesso sa delle trovate romantiche di Se Mi Lasci Ti Cancello (M. Gondry), della fantascienza emotivamente tormentata di The Fountain- L'albero della vita (D. Aronofsky) e del gioco delle possibilità di Sliding Doors (P. Howitt).
RICETTA
Qui ci starebbe proprio bene una ricetta salutare di quelle che ci riempiono di energia facendoci sentire forti, appagati e vitali! Ci vorrà tanto zucchero e vitamine...Ho trovato un'ottima idea su www.atavolaweb.it, anzi due ottime idee!
Forse qualche taglio avrebbe evitato alcune ridondanze di cui pecca il film. Ci sono momenti in cui si ha l'impressione di essere sull'orlo della rivelazione didascalica che rovinerà la poesia dei momenti più belli. Fortunatamente non accade così scontata e prevedibile, ed il film nel complesso sa delle trovate romantiche di Se Mi Lasci Ti Cancello (M. Gondry), della fantascienza emotivamente tormentata di The Fountain- L'albero della vita (D. Aronofsky) e del gioco delle possibilità di Sliding Doors (P. Howitt).
RICETTA
Qui ci starebbe proprio bene una ricetta salutare di quelle che ci riempiono di energia facendoci sentire forti, appagati e vitali! Ci vorrà tanto zucchero e vitamine...Ho trovato un'ottima idea su www.atavolaweb.it, anzi due ottime idee!
ARANCE CANDITE ALLA CANNELLA CON CUORE DI GELATO
4 piccole arance non trattate
500 g di zucchero
1 stecca di cannella
60 cl di succo di arancia
200 g di gelato alla vaniglia
cioccolato fondente per decorare
500 g di zucchero
1 stecca di cannella
60 cl di succo di arancia
200 g di gelato alla vaniglia
cioccolato fondente per decorare
Lavare e punzecchiare la scorza delle arance con uno stuzzicadenti.
Tagliare in due, metterle in un pentolino con acqua fredda e farle bollire per 10 minuti.
Scolarle dall’acqua e ripetere la stessa operazione per altre due volte: servirà ad eliminare l’amaro contenuto nella scorza.
Fare
in una padella uno sciroppo con lo zucchero, il succo d’arancia, la
stecca di cannella e i semi della vaniglia. Aggiungere le mezze arance
con la polpa rivolta verso l’alto e cuocerle a fuoco bassissimo per
almeno 1 ora coperte da un foglio di carta da forno inciso con dei
taglietti per far uscire il vapore*.
Quando
saranno cotte, toglierle dalla padella e lasciarle a raffreddare.
Servire le arance ripiene di gelato decorate con cioccolato fondente
grattugiato.
Ancor meglio sarebbe dare un'ulteriore aggiunta di spezie al dolce, sostituendo al gelato alla vaniglia il
GELATO ALLO ZENZERO
15 cl di latte intero
50 cl di panna fresca
5 tuorli d'uovo
10 g di zenzero fresco
150 g di zucchero semolato
50 cl di panna fresca
5 tuorli d'uovo
10 g di zenzero fresco
150 g di zucchero semolato
Sbucciare e grattugiare finemente lo zenzero, lasciando da parte alcune sfogliette per la guarnizione.
Versare
il latte mescolato con la panna in una casseruola e aggiungere lo
zenzero grattugiato. Portare ad ebollizione mescolando con cura.
Non
appena si alza il bollore, togliere la casseruola dal fuoco, coprire e
lasciar riposare fino a quando il composto sarà completamente freddo.
In
un'altra casseruola, sbattere bene i tuorli d'uovo con lo zucchero e
versare il composto di latte e zenzero a poco a poco, sempre mescolando.
Cuocere
a fuoco medio, girando continuamente con una spatola o un cucchiaio di
legno, avendo cura di non far raggiungere il bollore. Quando la crema
rimarrà sul cucchiaio, togliere dal fuoco
Lasciar raffreddare. Versare il composto nella gelatiera e preparare il gelato, lasciando mantecare per 30 minuti.
Disporre nelle ciotole e servire accompagnando con le sfoglie di zenzero.
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