
Prima ancora di uscire nelle sale italiane Donnie Darko era già un cult. Distribuito in concomitanza con l'attentato alle torri gemelle, passò quasi inosservato. Divenuto leggenda per il passaparola di chi l'aveva visto, arrivò nei festival cinematografici italiani tre anni dopo, nella versione director's cut. La versione ufficiale venne finalmente proiettata nel Novembre del 2004.
Subito inserito nella lista dei migliori 100 film di sempre, Donnie Darko funziona come teen movie, come film fantascientifico, come lucida narrazione storica degli ultimi anni '80.
I 28 giorni mancanti alla fine del mondo (una curiosità: il film pare sia stato girato davvero in 28 giorni) sono quelli che precedono l'elezione alla presidenza di Bush Senior contro Dukakis. Anni che per gli Stati Uniti hanno rappresentato la fine di un'epoca.
E Richard Kelly racconta l'adolescenza in una cittadina provinciale, senza stimoli emotivi, bigotta e superficiale, attraverso gli occhi di un ragazzo incompreso e solo.
Donnie vive con la sua famiglia, piacevole e serena come quelle che si trovano nelle migliori sit com. Frequenta una terapista perchè affetto da qualche "turba emotiva" manifestatasi già da tempo, quando diede fuoco ad una casa. Il carattere introspettivo e la sua spiccata intelligenza lo rendono non solo un lucido esempio di criticismo storico-sociale, ma anche, e proprio in virtù di questo, una voce fuori da un coro monotono e remissivo.
In Donnie sta il male sedato di un'intera generazione che ha visto scivolarsi il futuro tra le mani. Ma anche la voglia di scoprire, di indagare sebbene le risposte non sempre sono facili da ottenere.
Ma si può parlare di questo film anche -e soprattutto- come di un'avventura fantascientifica in cui trova posto una potente componente horror che è tutto fuorchè citazionista (La casa di S.Raimi, Ritorno al F
uturo di R.Zemeckis, non sono citazioni ma passioni dichiarate in inserti che non risultano invadenti né compiaciuti). La costruzione fantascientifica ha a che fare proprio con la Filosofia del Viaggio nel Tempo, con l'incontro tra universo primario e universo tangente, con i wormhole ecc... Alla luce di tutto questo, riguardando il film, si da tutto un altro peso alla sceneggiatura. Donnie Darko è davvero un supereroe, (come lo canzona Gretchen nel dirgli Che razza di nome è? Sembra quello di un supereroe) perchè suo è il compito di risolvere il paradosso temporale: il motore che viene dal futuro si scaglia sulla sua casa, ma se non sarà lui a dar motivo all'aereo di passare di là in quel preciso istante (bruciando la casa di Jim Cunningham e facendo la festa in casa che permetterà l'incontro con Frank), il mondo finirà, perchè nell'incontro tra i due universi uno collasserà nell'altro (per una spiegazione dettagliata visitate http://altreparole.blogspot.com/2004/12/donnie-darko-una-spiegazione.htm). Nelle diramazioni che la sceneggiatura intraprende c'è posto per una sofferta intuizione sul futuro, sulla sua possibile conoscibilità e conseguente cambiamento, con tutti i dubbi etici che ne derivano. Ed insieme a Donnie, nel suo universo provinciale ed omologato, non trovano po
sto né comprensione poche menti illuminate, la professoressa di letteratura Karen Pomeroy (Drew Barrymore) e il professor Kenneth Monnitoff (Noah Wyle), ostacolate dal buonismo facile particolarmente congeniale alle dottrine di Jim Cunningham (Patrick Swayze).
Infine, Donnie Darko è una storia d'amore. Anche se ripulita da tutto il resto, tolta la fantascienza, l'horror, la critica storica, resta una storia adolescenziale che funziona ugualmente. Inserita in un genere, certo, ma comunque diversa da tutte le altre per ricchezza e profondità del racconto emotivo. E che Donnie sorrida perchè sa che la complessità dell'universo può essere conosciuta, perchè chi muore non muore solo, o perchè ha salvato davvero il mondo, non importa. Quel che conta è che Donnie Darko è un film che non si esaurisce.
RICETTA
Per un cult movie ci vuole un cult food...

Donnie vive con la sua famiglia, piacevole e serena come quelle che si trovano nelle migliori sit com. Frequenta una terapista perchè affetto da qualche "turba emotiva" manifestatasi già da tempo, quando diede fuoco ad una casa. Il carattere introspettivo e la sua spiccata intelligenza lo rendono non solo un lucido esempio di criticismo storico-sociale, ma anche, e proprio in virtù di questo, una voce fuori da un coro monotono e remissivo.
In Donnie sta il male sedato di un'intera generazione che ha visto scivolarsi il futuro tra le mani. Ma anche la voglia di scoprire, di indagare sebbene le risposte non sempre sono facili da ottenere.
Ma si può parlare di questo film anche -e soprattutto- come di un'avventura fantascientifica in cui trova posto una potente componente horror che è tutto fuorchè citazionista (La casa di S.Raimi, Ritorno al F


Infine, Donnie Darko è una storia d'amore. Anche se ripulita da tutto il resto, tolta la fantascienza, l'horror, la critica storica, resta una storia adolescenziale che funziona ugualmente. Inserita in un genere, certo, ma comunque diversa da tutte le altre per ricchezza e profondità del racconto emotivo. E che Donnie sorrida perchè sa che la complessità dell'universo può essere conosciuta, perchè chi muore non muore solo, o perchè ha salvato davvero il mondo, non importa. Quel che conta è che Donnie Darko è un film che non si esaurisce.

RICETTA
Per un cult movie ci vuole un cult food...
PIZZA 4 STAGIONI
250g di Farina 00
15g di lievito di birra
150ml di acqua tiepida
1 cucchiaio raso di salePolpa di pomodoro, 250 g
2-3 pomodori maturi
4 filetti di peperone rosso
Mozzarella di bufala, 250 g
Ricotta, 200g
Funghi coltivati, 200g
Gamberetti sgusciati, 100g
Prosciutto crudo (4 fette)
Succo di limone
Prezzemolo
Uno spicchio di aglio
Vongole veraci e cozze, 400g
Olive nere e basilico (per guarnire)
Olio di oliva
250g di Farina 00
15g di lievito di birra
150ml di acqua tiepida
1 cucchiaio raso di salePolpa di pomodoro, 250 g
2-3 pomodori maturi
4 filetti di peperone rosso
Mozzarella di bufala, 250 g
Ricotta, 200g
Funghi coltivati, 200g
Gamberetti sgusciati, 100g
Prosciutto crudo (4 fette)
Succo di limone
Prezzemolo
Uno spicchio di aglio
Vongole veraci e cozze, 400g
Olive nere e basilico (per guarnire)
Olio di oliva
Stemperate il lievito in un terzo dell'acqua e lasciatelo riposare 15 minuti (potete aggiungere un pizzico di zucchero). In mezzo bicchiere di acqua tiepida sciogliete il sale. In una ciotola stemperate la farina, aggiungete il lievito e cominciate a lavorarla con un cucchiaio di legno. Poco a poco aggiungete l'acqua rimasta e il sale sciolto. Procedete impastando energicamente con le mani. Appena l'impasto è consistente continuate a lavorarlo su un piano infarinato usando tutta la mano. Dopo circa 10-15 minuti, sbattete la pasta per liberare il glutine, rimettetela in una zuppiera, coprite e lasciate lievitare per 2 ore.
Puliti i pomodori, fateli a listerelle, così come i filetti di peperone. Nettati i funghi, tagliateli a fettine. Saltateli 5' in padella con olio, aglio e prezzemolo: teneteli in caldo. Fate aprire le cozze in padella con le vongole, olio e un goccio di succo di limone. Tenete anch'esse in caldo. Spianate la pasta; spalmatela leggermente di pomodoro e distribuitevi il rivestimento a spicchi: sul primo uno strato di ricotta, sul secondo fette di mozzarella e listerelle di pomodoro, sul terzo strisce di peperone, sull'ultimo il restante pomodoro. Salate leggermente, introducete le pizze in forno a 220 'C e cuocetele 15. Estraetele, accomodate i funghi sui peperoni, frutti. di mare e gamberetti sui pomodori, prosciutto tagliuzzato su a ricotta. Rimettete in forno per 5': guarnite con olive e foglie di basilico.
Su http://www.pizza.it/ potete trovare altre idee e ricette.
Puliti i pomodori, fateli a listerelle, così come i filetti di peperone. Nettati i funghi, tagliateli a fettine. Saltateli 5' in padella con olio, aglio e prezzemolo: teneteli in caldo. Fate aprire le cozze in padella con le vongole, olio e un goccio di succo di limone. Tenete anch'esse in caldo. Spianate la pasta; spalmatela leggermente di pomodoro e distribuitevi il rivestimento a spicchi: sul primo uno strato di ricotta, sul secondo fette di mozzarella e listerelle di pomodoro, sul terzo strisce di peperone, sull'ultimo il restante pomodoro. Salate leggermente, introducete le pizze in forno a 220 'C e cuocetele 15. Estraetele, accomodate i funghi sui peperoni, frutti. di mare e gamberetti sui pomodori, prosciutto tagliuzzato su a ricotta. Rimettete in forno per 5': guarnite con olive e foglie di basilico.
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