Alex ( Johannes Krisch) lavora come tuttofare in un bordello a Vienna. Si innamora di Tamara (Irina Potapenko), la prostituta prediletta dal boss. I due decidono di scappare insieme. Ma per poter estinguere i debiti della ragazza ed essere finalmente liberi, Alex organizza una rapina in banca. Tamara resta incidentalmente uccisa durante la fuga.
Il film si apre con violenza, il sasso che spacca in due il silenzio piombando nel lago docile. I cerchi nell'acqua uniformano pian piano la superficie. E il trauma resta nascosto, nel fondo.
Non è un noir. Del noir c'è un'eco negata. Il cattivo non è cattivo . Nella prima parte del film è proprio il boss per cui lavora a farglielo notare. Il tema principale dovrebbe essere quello di una rapina finita male, ma presto il film vira per un'altra direzione. E ad imporsi è il senso di colpa, l'attenzione resta fissa sulla dimensione emotiva.
L'opera procede per contrasti visivi : città/campagna, casa del nonno/casa del poliziotto, cacciatore/preda, morte/nascita.
Tuttavia il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, innocenza e colpa, è assai labile.
Se è la perdita a straziare Alex, ed il senso di colpa a tormentare Robert, le carte si mescolano nel momento del loro incontro.
Spielmann è bravo nell'incidere i suoi personaggi in pochi energici tratti. La fisicità di Tamara è imponente e quasi disturbante sin dall'inizio. La sua perdita pregna l'evolversi del film. L'azione sembra intensificarsi proprio nell'attesa della vendetta. Sebbene Alex rivolga il suo dolore all'espiazione nel lavoro fisico, la calma della campagna paradossalmente ritma le immagini, e nell'ansia dell'attesa diventa frenetica e sfiancante.
Il finale sembra la negazione dell'incipit traumatico. In realtà ne è il diretto corrispondente. Alex entra in casa. Come il sasso che aveva sconvolto la quiete, si inabissa senza lasciare traccia in superficie. Tutto è diverso pur restando uguale.
Sebbene non consideri questo film un vero e proprio noir, sono altrettanto propensa a ritenere che non esista un piatto indicato. Ci vuole un cocktail. Forte, alcolico, incisivo. Magari dal nome inquitante. Per l'occasione ne ho scelti due. Potete trovarne altri al sito www.cocktailmania.it
Il film si apre con violenza, il sasso che spacca in due il silenzio piombando nel lago docile. I cerchi nell'acqua uniformano pian piano la superficie. E il trauma resta nascosto, nel fondo.
Non è un noir. Del noir c'è un'eco negata. Il cattivo non è cattivo . Nella prima parte del film è proprio il boss per cui lavora a farglielo notare. Il tema principale dovrebbe essere quello di una rapina finita male, ma presto il film vira per un'altra direzione. E ad imporsi è il senso di colpa, l'attenzione resta fissa sulla dimensione emotiva.
L'opera procede per contrasti visivi : città/campagna, casa del nonno/casa del poliziotto, cacciatore/preda, morte/nascita.
Tuttavia il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, innocenza e colpa, è assai labile.
Se è la perdita a straziare Alex, ed il senso di colpa a tormentare Robert, le carte si mescolano nel momento del loro incontro.
Spielmann è bravo nell'incidere i suoi personaggi in pochi energici tratti. La fisicità di Tamara è imponente e quasi disturbante sin dall'inizio. La sua perdita pregna l'evolversi del film. L'azione sembra intensificarsi proprio nell'attesa della vendetta. Sebbene Alex rivolga il suo dolore all'espiazione nel lavoro fisico, la calma della campagna paradossalmente ritma le immagini, e nell'ansia dell'attesa diventa frenetica e sfiancante.
Il finale sembra la negazione dell'incipit traumatico. In realtà ne è il diretto corrispondente. Alex entra in casa. Come il sasso che aveva sconvolto la quiete, si inabissa senza lasciare traccia in superficie. Tutto è diverso pur restando uguale.
Sebbene non consideri questo film un vero e proprio noir, sono altrettanto propensa a ritenere che non esista un piatto indicato. Ci vuole un cocktail. Forte, alcolico, incisivo. Magari dal nome inquitante. Per l'occasione ne ho scelti due. Potete trovarne altri al sito www.cocktailmania.it
Betty's suicide
ingredienti
15g Sambuca
6g Jack Daniel's
ingredienti
15g Sambuca
6g Jack Daniel's
Versare in un bicchierino da shot (possibilmente gelato) gli ingredienti, miscelare delicatamente col bar spoon.
Servir, per due persone.
Servir, per due persone.
Bobby Burns
ingredienti4-5 cubetti di ghiaccio
1 parte di scotch Whisky
1 parte di Vermouth Dry
1 cucchiaio di Benedictine
1 striciolina di scorza di Limone, per decorare
ingredienti4-5 cubetti di ghiaccio
1 parte di scotch Whisky
1 parte di Vermouth Dry
1 cucchiaio di Benedictine
1 striciolina di scorza di Limone, per decorare
Mettete i cubetti di ghiaccio nello shaker. Aggiungete Whisky, Vermouth e Benedictine.
Agitate finchè lo shaker non si raffredda. Filtrate in un coppetta precedentemente raffreddata e decorate con una striciolina di limone.
Agitate finchè lo shaker non si raffredda. Filtrate in un coppetta precedentemente raffreddata e decorate con una striciolina di limone.
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