giovedì 11 ottobre 2012

TED (S. MacFarlane, 2012)

Avete mai visto la faccia di Seth MacFarlane?

Questa è la sua faccia. Ma quasi sicuramente molti si staranno domandando chi diavolo sia Seth MacFarlane. Ecco fugato ogni dubbio: Seth MacFarlane è Peter Griffin.

Se poi non sapete chi è Peter Griffin non so proprio come aiutarvi ... va be', un aiutino:
A questo punto sarebbe irrilevante spiegare cosa c'è da aspettarsi da Ted, il primo lungometraggio del regista, perchè se Family Guy (in Italia I Griffin) è irriverente, censurato, blasfemo, omofobo, blasfemo (due volte) e tutto ciò che innalza la bandiera del politicamente scorretto, il film promette di elevare ancora il grado di molestia.

John Bennett è un bambino solo, talmente solo che nemmeno i bambini ebrei malmenati dai bulli di quartiere il giorno di Natale lo vogliono come amico. Quando sotto l'albero trova un orsacchiotto gigante, desidera così tanto che diventi suo amico e che possa parlare che il sogno si avvera. Ted può parlare e camminare come un bambino e presto diventa una celebrità; tuttavia non viene meno alla promessa e resta con John tutta la vita.
Gli anni passano e se Ted resta piccolo e spugnoso, John diventa un trentacinquenne (Mark Wahlberg) che lavora per un autonoleggio ed ha una fidanzata bellissima (Mila Kunis) e con una buona carriera professionale. Il rapporto tra i due amici è più forte che mai, soprattutto perché nonostante le fattezze da "rappresentante di un ammorbidente" (cit.) Ted ama la vita dissoluta: beve, fuma e frequenta prostitute.
Peccato che Lori, la fidanzata, vorrebbe da John un rapporto maturo che tarda ad arrivare. Fumare erba e guardare Flash Gordon in tv è senz'altro più emozionante che fare carriera e mettersi la cravatta, ma per amore si può provare a cambiare. Forse.

Ted rappresenta il sogno di un bambino che prende vita, un pò come il Frankenweenie di Tim Burton, solo che invece di essere brutto fuori, è "brutto" dentro. Dedito al turpiloquio più estremo non può non essere adorabile, si muove come un Danny DeVito con le orecchie pelose insieme allo storico compagno di giochi pettinato da adulto ma col broncio da bambino assonnato.
MacFarlane porta sul grande schermo i fedeli collaboratori dalle serie animate (oltre a I Griffin, anche American Dad e The Cleveland Show), gli sceneggiatori Alec Sulkin e Wellesley Wild, ma anche Mila Kunis (nel doppiaggio originale è la voce di Meg Griffin) nonché se stesso, qui doppiatore dell'orsetto come già di molti dei suoi personaggi televisivi. 
La struttura della commedia sentimentale -lei ama lui ma odia gli amici fannulloni/lui ama lei e prova a cambiare/lui fa un errore/loro si lasciano/lui fa gesto eclatante/situazione di pericolo/lieto fine- resta pressoché intatta ma non è spiacevole poiché ai tentativi di normalità inseguiti da John e Lori non manca mai un intervento di Ted in risposta. Quando le strade dei due protagonisti provano a dividersi i contrasti diventano sempre più gustosi. Il lavoro, la casa, le ragazze di Ted rispondono in modo sempre più dissonante al lavoro, casa e ragazza di John, fino ad esplodere nella scena della festa con Flash Gordon. L'ultima parte sarebbe scontata se non avesse il merito di regalarci un Giovanni Ribisi ai limiti di ogni aspettativa, un po' Freddie Mercury e un po' Silenzio-degli-Innocenti.

RICETTA
Questa volta ho da proporre una ricetta che non è proprio una ricetta, quanto un esperimento goliardico. L'idea l'ho trovata qui :
ORSETTI GOMMOSI ALCOLICI
1 busta di orsetti gommosi HARIBO
1 bottiglia di Vodka

Prendete un recipiente di vetro basso e largo, buttateci dentro gli orsetti di gelatina e ricopriteli di vodka. Coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per due giorni. Quando andrete a riprenderli saranno gonfi, forse un pò deformi ma soprattutto......alcolici!

1 commento:

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